Descrizione
DOMANDE ENTRO IL 15 FEBBRAIO 2025
Si accede al contributo mediante richiesta di presa in carico e valutazione (o, se necessario, rivalutazione per le persone già in carico ai servizi) della persona con disabilità o non autosufficiente, da effettuarsi presso gli appositi punti di accesso ai servizi sociosanitari territoriali, degli ambiti territoriali. Il processo da porre in essere richiede, innanzitutto, il riconoscimento formale da parte dei servizi territoriali del ruolo del caregiver familiare e della funzione da lui svolta. Il riconoscimento deve essere espresso nell’ambito del Piano assistenziale individuale (di seguito PAI) della persona con la disabilità o non autosufficiente da lui assistita. Il PAI deve essere condiviso, nei cont enuti e nelle finalità, dai principali interlocutori, servizi-utente-caregiver familiare, e deve essere riconosciuta al caregiver la capacità di proporre e scegliere nel rispetto dell a volontà e dell’interesse dell’assistito, tra i vari servizi socioassistenziali attivabili sulla base degli esiti della valutazione multiprofessionale condotta. L’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM distrettuale) inquadrerà le responsabilità ed attività assistenziali e di cura del “caregiver familiare” integrandole con gli altri interventi previsti dal PAI in favore dell’assistito.
Per accedere al contributo il Caregiver Familiare deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) Essere entrambi (assistito e caregiver) residenti in uno dei Comuni afferenti l'Ambito Territoriale n. 1 di Cosenza;
b) Essere il Caregiver di persone in possesso del riconoscimento della disabilità gravissima, art. 3 del DM 26.09.2016, accertata in sede di Valutazione Multidimensionale dalla UVM e UVMD del territorio di residenza della persona con disabilità, ai sensi della DGR 638/2018;
c) Persone beneficiarie dell’indennità di accompagnamento in condizione di disabilità gravissima e/o comunque definite non autosufficienti gravissimi, ai sensi dell'allegato 3 del DPCM n. 159
del 2013 e per le quali si sia verificata almeno una delle seguenti condizioni:
1. Persone in condizioni di coma, stato vegetativo (SV) oppure stato di minima coscienza (SMC) e con punteggio nella scala GCS <=10;
2. Persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7);
3. Persone con grave o gravissimo stato di demenza con punteggio sulla scala CDRS =4;
4. Persone con lesioni spinali fra CO/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, Identificata dal livello sulla scala AIS di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione A o B;
5. Persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare con bilancio muscolare complessivo < 1 ai 4 arti alla scala MRC, o con punteggio alla EDSS > 9, o bin stadio 5 di Hoehn e Yahr mod;
6. Persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a
prescindere dall'epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di MEDIA FRA LE FREQUENZE 500,1000,2000 hertz nell'occhio migliore;
7. Persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;
8. Persone con diagnosi di ritardo mentale grave o profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<= 34 e con punteggio sulla scala LAPMER <=8;
9. Ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psico-fisiche.
10. Programmi di accompagnamento finalizzati alla destituzionalizzazione e al raggiungimento del caregiver con la persona assistita;
11. la persona assistita dal Caregiver Familiare in possesso del riconoscimento della disabilità gravissima deve essere in vita alla data di presentazione della domanda;
12. l'attività di assistenza prestata dal Caregiver Familiare deve essere continua e svolta presso l'abitazione della persona assistita;