Descrizione
La Chiesa di san Sebastiano è stata edificata nel XV o XVI sec. ed in passato fu sede di una importante confraternita religiosa intitolata al santo martire titolare del sacro edificio. La Chiesa, posta di fronte a quella di San Nicola di Bari, è stata ripristinata l’8 dicembre 2004 in occasione del 150 anniversario della definizione dogmatica dell’immacolato concepimento di Maria.
Di fronte la chiesa parrocchiale, nel cuore del centro storico, si erge la chiesa di San Sebastiano che, secondo la tradizione, è la più antica di Mendicino. Databile intorno al XVI secolo, un punto fermo della sua storia è certamente il 1579, data scolpita nella muratura. Come spesso accade in costruzioni di così antica fattura, la chiesa ha subito una serie di trasformazioni che ne hanno in parte modificato la struttura. Tra queste vi è l’aggiunta, forse nel 1885 – come riporta un’altra iscrizione sulla facciata – di un corpo di fabbrica sul fianco destro che comprende l’attuale sacrestia. La facciata su cui spicca un portale litico è realizzata in pietra rosa di Mendicino. Il timpano invece è documentabile intorno agli inizi del Settecento.
In seguito a lavori di restauro, sono state rinvenute due nicchie, oggi visibili dall’esterno, in corrispondenza del presbiterio. All’interno della chiesa sono invece presenti altre due nicchie in cui in precedenza erano probabilmente collocate delle statue.
L’edificio sacro custodisce un interessante altare baroccheggiante intarsiato nei toni del blu e del giallo oro. Sul frontone sono presenti tre angeli che a loro volta circondano un tondo raffigurante la Madonna. La pala d’altare, ottocentesca, rappresenta il martirio di San Sebastiano; lo stesso soggetto è raffigurato anche in una tela, databile al XIX secolo; vi è inoltre anche la statua del Santo risalente al XVIII secolo.
Degno di menzione è, inoltre, il prezioso tabernacolo, opera d’arte contemporanea. In passato la chiesa fu sede di un’omonima confraternita, attiva almeno fino agli anni Trenta de Novecento.
